Stare, senza niente fare
Sei tu, Giacomo, il giovane favoloso che attendevo. La nostra conversazione inizia nel silenzio di un sorseggio lento e sensuale, mentre la mano destra tenta di seguire e mettere per iscritto le parole mute che ti rivolgo. Ti confesso Giacomo…
Caro Giacomo, ti scrivo
Carissimo Giacomo, ti scrivo seduta al tavolo di un ristorantino in riva al mare mentre ceno. Sola. Di fronte a me avrebbe dovuto esserci mia sorella ma l’ansia che l’attanaglia da questo pomeriggio le ha impedito di uscire. Avrebbe dovuto…