NE PAS PAPILLONNER
05/04/2020 “Ne pas papillonner“ una bella espressione verbale che in italiano non trova appropriata traduzione. Elegante e delicata come l’immagine dell’insetto che richiama: una farfalla (in francese appunto papillon). Il verbo papillonner descrive dunque l’atteggiamento proprio della farfalla che va “di fiore…
DIARIO DI UNA PRIMAVERA – 5
30 marzo: alla ricerca di un sorriso dietro sterili mascherine. Oggi registro un’immagine. Dalla finestra del salone osservo il Boulevard. Al semaforo un uomo attraversa la strada. Un uomo distinto in tailleur grigio elegante. Cammina composto, le braccia seguono il…
DIARIO DI UNA PRIMAVERA – 4
24 marzo: la Primavera se ne infischia allegramente del Virus Da quando abito al 47 di Boulevard Port-Royal ho sempre evitato di correre lungo i suoi marciapiedi tetri, grigi, anonimi. Per non parlare del traffico constante che ingombra le sue…
DIARIO DI UNA PRIMAVERA – 3
18 marzo: lavaggio dei piedi Oggi mi sono dedicata ai miei piedi. Credo che l’ultima volta in cui ho donato un pediluvio ai miei piedi risale a due estati fa, quando le vesciche mi obbligavano a frequenti bagni freddi. Oggi…
DIARIO DI UNA PRIMAVERA – 2
17 marzo: Buongiorno, siamo in guerra sanitaria. Questa mattina non è stato il Bonjour della sveglia a invitarmi a aprire gli occhi ma il messaggio del governo francese arrivato sul mio cellulare. “Alerte covid 19Le Président de la République a…
DIARIO DI UNA PRIMAVERA – 1
9 marzo: Le jour où tout a basculé. Da ormai qualche giorno ricevo messaggi vocali via via più angoscianti dall’Italia. Il clima diventa di giorno in giorno più teso, ogni giorno una nuova limitazione, le ore trascorse in casa senza…
JULIETTE, LA PRIMAVERA
Ça y est. Trascorrerò la mia quarantena a Parigi, lontana dalla mia famiglia, con una persona anziana di 95 anni.
SORELLE
Ti osservo mentre riposi accanto a me per l’ultimo pomeriggio. Raggomitolata al mio fianco, la tua guancia destra sprofonda nel cuscino mentre le tue labbra accennano di tanto in tanto minimi movimenti inconsci e improvvisi. Più tardi scoprirò che il…
NATALE AL CIOCCOLATO
«Perché dovrei scegliere voi?».«Perché ho una presenza». Il giorno dopo mi ha richiamato.
NOTTE IN FLIXBUS
Enrico se n’è andato. Era venuto per farmi un saluto prima che ripartissi di nuovo per Parigi. La sua presenza è stata come una parentesi di quiete in una giornata di ansie, dubbi, anticipazione di malinconia. In questi pochi giorni…